testatonelavoce

Hopper
Edward Hopper, South Carolina

E fu così che entrò l’estate.

E fu così che entrò l’estate. Il bagliore accecante del sole riverberò mille volte sulle schegge del vetro che una folata di scirocco aveva mandato in frantumi.
Nella se ne stava a fumare dinanzi l’uscio, lo sguardo perso sulle strade che il caldo aveva svuotato.
C’era qualcosa di paradossale nell’aria: l’attesa di una pienezza di vita, che la stagione pretendeva, stava facendo i conti con gli esiti di sotterranee insidie che avevano resa deserta la città.
Le volute di fumo sembravano assumere strane sembianze, Nella sentì che stava rischiando di circondarsi di fantasmi, provò a contrastare quel vuoto con ricordi e desideri. Si disse che bisognava coltivare la speranza. Subito dopo però temette che la speranza fosse qualcosa che avrebbe soltanto attutito i rimbombi di quel vuoto; bisognava fare qualcosa, ma non sapeva cosa.
“Che ne sarà stato del grano?” si chiese: l’intensità delle piogge che avevano preceduto quel caldo malsano forse lo avevano fatto marcire. “E’ così che va in campagna”, si disse, “Demetra e Core non sempre possono incontrarsi; a volte Core non torna”.
E allora …

Maria Guzzo

Pensò che fosse necessaria una trasformazione. Una trasformazione che si prendesse cura del suo grano, affinché non marcisse.
Certo non era cosa facile perché “…è così che va’ la campagna”.
E allora? Bisognava chiamare gente che potesse riempire i fantasmi, il vuoto, indirizzare utilmente le cascatelle che la pioggia intensa aveva provocato, andare là, dove si custodiva il grano, insieme alla gente, tutta la gente del mondo, con i loro diversi visi, i loro profumi, le tinte più svariate dei loro vestiti e le loro voci. Infondo c’era tanto spazio, bastava solo cominciare ad abitarlo, insieme. Troppo a lungo la sua città era rimasta deserta e il fumo della sua sigaretta fin troppo l’aveva avvolta in una nebbia che la separava da tutto. Non più sola sull’uscio ad aspettare Core e Demetra che non si sarebbero mai incontrate e, soprattutto, lei, avvolta nel suo niente, non avrebbe mai potuto vedere che s’incontrassero.
S’immaginò, piuttosto, che le sue strade erano ormai pronte ad ospitare l’attesa di una pienezza di vita.
Adesso, prima che il grano marcisca.

DL